"Non prescindiamo mai dal rispetto
verso il lavoro della magistratura, non andiamo a giorni alterni
come tutte le forze politiche, secondo una propria convenienza.
Ma non possiamo astenerci dal presentare la nostra piena
solidarietà a Marco Lillo e Federica Sciarelli che vengono
perquisiti e devono consegnare i loro telefoni, quasi che
fossero loro i fautori dello scandalo Consip, ovvero il caso di
corruzione nel più grande appalto d'Europa". I deputati del
MoVimento 5 Stelle della commissione Giustizia esprimono in una
nota la loro preoccupazione.
"I giornalisti devono poter svolgere seriamente il loro
lavoro di controllo del potere - affermano -. Non possono essere
intimiditi e trattati come criminali solo perché cercano di far
venire alla luce fatti gravissimi. Il padre di Matteo Renzi non
ha consegnato nessun cellulare, non ha subito nessuna
perquisizione, così alla stessa maniera il ministro Luca Lotti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA