Avrebbe sottoposto a vessazioni
e maltrattamenti la figlia, 'colpevole' di aver preferito lo
stile di vita occidentale ai precetti islamici. Così un uomo di
44 anni originario del Bangladesh ma residente alla Spezia é
stato condannato dal giudice del tribunale spezzino Diana
Brusacà a due anni e sei mesi di reclusione e al pagamento in
favore della figlia di una provvisionale di 12 mila euro e di un
risarcimento da definire in sede civile. Secondo quanto
sostenuto dall'accusa, il padre avrebbe impedito alla giovane
figlia di uscire con le amiche e di vestirsi con gli indumenti
occidentali, arrivando talvolta a minacciare la giovane e
picchiarla con la cintura. Le vessazioni sono andate avanti dal
2011 al 2016. "Non sei una buona musulmana", "Sei una puttana",
le diceva. Più volte l'ha schiaffeggiata e costretta a rimare
per ore in piedi accanto al letto. Le indagini che avevano
portato il padre al processo erano partite a seguito della
denuncia della stessa ragazza, poco più che maggiorenne.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA