Lo scenario è la New York ai
margini, quella di zone malfamate come i Queens, popolata di
tossici, delinquenti, psicopatici. E' lì che si muovono i
protagonisti di Good Time, un criminal drama che porta in
concorso per la prima volta a Cannes Josh e Benny Safdie, due
talenti del cinema indipendente Usa, il cui cinema cita Martin
Scorsese e Abel Ferrara. Ed è il film che mette in evidenza le
doti interpretative di Robert Pattinson, l'attore inglese
partito con la saga Twilight, votato ora al cinema d'autore.
E' la storia di due fratelli: rapinano la banca del quartiere
e fuggono, inseguiti dalla polizia. Connie (Pattinson) ce la fa,
Nick (Benny Safdie, attore e co-regista), il più piccolo e con
un ritardo mentale, viene catturato. Da quel momento per Connie
comincia una lunga notte per liberare il fratello. "E' stata
quasi una scuola di criminalità - dice Pattinson - abbiamo
girato in strada, improvvisando. Tutto era basato sulla sorpresa
di quello che facevi e intorno avevo delinquenti veri".
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