Torna libero Amedeo Mancini, l'ultrà
della Fermana accusato per la morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, il
migrante nigeriano deceduto a Fermo dopo una lite per strada,
scoppiata perché Mancini aveva gridato 'scimmia' alla compagna
di Emmanuel, Chyniere. Il Gip del tribunale di Fermo Maria
Grazia Leopardi ha revocato gli arresti domiciliari e rimesso in
libertà Mancini, 40enne, arrestato nel luglio 2016 con l'accusa
di omicidio. Per Mancini resta solo l'obbligo di firma
giornaliera presso i Carabinieri. Lo hanno reso noto i suoi
legali, gli avv. Francesco De Minicis e Savino Piattoni.
Mancini aveva trascorso in carcere il periodo successivo
all'arresto, fino ad ottobre e vi era rimasto anche diversi
giorni dopo che gli erano stati concessi gli arresti
domiciliari, perché non si riusciva a trovare un braccialetto
elettronico. Godeva del permesso di recarsi al lavoro nei campi.
Il gip, tenendo conto del buon comportamento tenuto dall'uomo in
carcere e dopo ha ritenuto maturi i tempi per il rilascio.
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