Il delitto di Avetrana, uno dei più
torbidi omicidi avvenuto negli ultimi anni nei confronti di una
vittima minorenne, approda lunedì in Cassazione, davanti alla
Prima sezione penale che dedicherà a questo crimine avvenuto in
provincia di Taranto il 26 agosto 2010, e circondato da omertà e
false testimonianze, l'intera udienza con un collegio ad hoc che
esaminerà i ricorsi dei sei imputati. Particolare attenzione
sarà dedicata alla posizione di Sabrina Misseri e Cosima
Serrano, madre e figlia, condannate all'ergastolo in primo e
secondo grado con l'accusa di aver strangolato e ucciso
l'adolescente Sarah Scazzi, minuta e graziosa ragazzina di
quindici anni, cugina e nipote delle due donne. Per loro scende
in campo, al gran completo, lo studio del professor Franco
Coppi, il penalista famoso per i tanti processi importanti
affrontati, che da anni cerca di sostenere l'innocenza di
Sabrina - 22 anni all'epoca del fatto - e di sottrarla al
carcere a vita indicando nel padre Michele Misseri il reo
confesso.
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