"E' una strana coincidenza che Silence
esca in America tra due settimane, le ultime di Obama
presidente. Mi auguro solo che questo film porti un dibattito
sui valori, tanto più ora che nel mio Paese sta per andare al
potere la stessa arroganza raccontata da me in The Wolf of Wall
Street. Una cosa che non avrei mai immaginato potesse accadere".
Martin Scorsese non fa il nome di Donald Trump, ma vista la
forte spiritualità del suo ultimo lavoro, Silence, in sala dal
12 gennaio con 01, è chiaro il fastidio nel vedere il suo Paese
governato dalle sole leggi dell'economia.
Il film, tratto dal libro omonimo di Endo con il racconto del
martirio dei missionari gesuiti nel Giappone buddista del 1600,
è stato un sogno inseguito da sempre. "Già da ragazzo ho avuto
sempre il senso della religione e, anche invecchiando, questa
cosa non mi ha mai lasciato. Il libro di Endo - aggiunge il
regista - me lo regalò circa 28 anni fa l'Arcivescovo di New
York e mi entusiasmò subito. Già nel 1991 volevo realizzare
questo film"
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