Dal Castello di Canossa alla Certosa
di Trisulti passando per villa Giustiniani: per la prima volta
13 gioielli del patrimonio culturale italiano attualmente chiusi
o poco valorizzati potranno essere gestiti da associazioni no
profit. E' il senso del bando pubblicato dal ministero dei Beni
e delle Attività Culturali e del Turismo per la concessione in
uso a 'privati no profit' di beni immobili del demanio culturale
dello Stato non aperti al pubblico o non adeguatamente
valorizzati.
"Le associazioni no profit attive nei territori potranno
partecipare con una procedura chiara e trasparente alla tutela e
alla valorizzazione del patrimonio culturale, uno strumento che
consentirà di partire dal basso nell'adempimento dell'articolo 9
della Costituzione. Pubblico e privato sociale perseguono
infatti lo stesso obiettivo a favore del patrimonio culturale, a
tutto vantaggio dell'intero sistema paese" dice il ministro dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario
Franceschini.
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