La quotidianità della matita lasciata
nello studiolo da Papa Benedetto XII, l'intimità della cappella
personale, dedicata alla Madonna di Czestochowa. Ma anche lo
splendore della Galleria che Alessandro VII volle così finemente
decorata, con le vedute pastorali affrescate da Pierleone Ghezzi
che si specchiano nel panorama del lago. Fino alla camera
privata, così sobria, con appena un letto singolo, la Madonna
con il bambino, un armadio, lo scrittoio in legno e il ritratto
di Papa Gregorio.
Per la prima volta nella storia dal 21 ottobre aprono al
pubblico le porte dell'Appartamento pontificio del Palazzo
Apostolico di Castel Gandolfo, per secoli privatissimo rifugio
estivo dei capi della Chiesa, che ora Papa Francesco ha voluto
"regalare" a tutti, in un percorso ideato e gestito dai Musei
Vaticani (visite dal lunedì al sabato).
"Affacciatevi dal grande terrazzo e vedrete la pura Bellezza,
il miracolo della natura", raccomanda il direttore dei Musei
Vaticani, Antonio Paolucci.
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