A quasi un mese dal terremoto del 24
agosto, e con le scosse che continuano (oggi due da 3.2 e 3.1 di
magnitudo), nelle Marche sono 3.296 le persone evacuate dalle
loro case. Rispetto a Lazio, Umbria e Abruzzo i maggiori danni
materiali sono qui, e 1.274 terremotati dormono ancora in una
delle 326 tende allestite fra le province di Ascoli Piceno,
Macerata e Fermo, nonostante l'imperativo sia chiudere i campi
al più presto, prima che arrivi il freddo. Secondo i dati della
Protezione civile regionale, i terremotati che si sono spostati
in seconde case o case in affitto usufruendo del contribuito per
l'autonoma sistemazione sono 2.096, mentre 205 sono andati in
albergo. L'epicentro del sisma su questo versante degli
Appennini è fra i comuni di Arquata del Tronto, Acquasanta
Terme, Montegallo, ma se per tutti l'immagine della catastrofe
resta Pescara del Tronto, quasi rasa al suolo (51 i morti), i
danni sono spalmati nel raggio di 50 chilometri, con 15.102
segnalazioni di edifici privati lesionati.
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