(ANSAmed) - BRUXELLES, 7 GIU - Un Paese Ue non può mettere in
carcere un immigrato di un Paese extra-Ue soltanto perché è
entrato irregolarmente nel territorio di uno Stato membro: lo ha
stabilito oggi la Corte di Giustizia Ue.
In una sentenza sul caso di una donna del Ghana fermata senza
documenti dalle autorità francesi alla frontiera con il Belgio,
la Corte chiarisce che "la 'direttiva rimpatri' impedisce che un
cittadino di un Paese non Ue, prima di essere sottoposto alla
procedura di rimpatrio, possa essere recluso per il solo motivo
del suo ingresso irregolare nel territorio di uno Stato membro
attraverso una frontiera interna dello spazio Schengen".
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