"In assemblea non
abbiamo parlato del ruolo dei sindaci, ma su questo la parola
l'ha detta il Papa". Così il cardinale presidente Angelo
Bagnasco, nella conferenza stampa a chiusura dell'assemblea Cei,
ha risposto alla domanda se per i sindaci, dopo l'approvazione
della legge sulle unioni civili, devono celebrare tali unioni o
ricorrere all'obiezione di coscienza. Nei giorni scorsi,
nell'intervista al francese La Croix, papa Francesco ha detto
che "in ogni struttura giuridica, l'obiezione di coscienza deve
essere presente perché è un diritto umano". Il card. Bagnasco ha
aggiunto che "un eventuale referendum abrogativo della legge
sulle unioni civili è un'iniziativa in mani ai laici e che
doverosamente deve essere portata avanti dai laici".
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