'Ave Cesare!', ovvero tutto il
caravanserraglio della Hollywood degli anni Cinquanta. Star che
si fanno le scarpe, improbabili peplum con ricostruzioni
parodistiche del mondo classico; musical con tanto di marinai
danzanti in salsa tip tap, sui tavoli di un locale; cow-boys
acrobatici con lazo e, infine, film acquatici con annessa
sirena. Tutto per creare la giusta meraviglia. In questo omaggio
dei fratelli Coen in Ave Cesare!, film di apertura fuori
concorso al Festival di Berlino (11-21febbraio), all'industria
cinematografica di quegli anni anche un pizzico di politica,
vale a dire una setta di sceneggiatori messi al bando dal
maccartismo con l'accusa irredimibile di essere 'comunisti'.
Ma in conferenza stampa a Berlino a tenere banco è George
Clooney (domani incontrerà la Merkel) che si ritrova a
rispondere a domande su Darfur, immigrazione e sul suo non certo
amato candidato repubblicano Donald Trump ("il fatto che possa
essere eletto è una prospettiva surreale").
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