Torna ad accendersi la protesta
sociale in Tunisia a pochi giorni dalla celebrazione del 5/o
anniversario della cacciata del dittatore Zine al Abidine Ben
Alì nel Paese culla delle 'Primavere arabe'. A dare fuoco alle
polveri, nella regione di Kasserine al confine con l'Algeria, è
stata sabato scorso la morte di un giovane disoccupato, Ridha
Yahyaoui, fulminato su un pilone dell'alta tensione da dove
minacciava di buttarsi perché il suo nome non rientrava più in
una lista di nuovi assunti. La regione di Kasserine, non lontano
dal confine con l'Algeria, è fra le più sfavorite della Tunisia
ed è in questa zona che si trova il Monte Chambi, noto per
essere rifugio di gruppi jihadisti. Oggi il ha annunciato un
intenso bombardamento aereo dei sentieri utilizzati dai
terroristi: raid - è stato spiegato - per impedire ai jihadisti
di approfittare delle manifestazioni "sociali" (qui il tasso di
disoccupazione è al 27% a fronte del 15,3% a livello nazionale)
per introdursi in città.
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