Era il febbraio dello scorso anno:
l'Isis celebra gli attacchi a Parigi contro Cherlie Hebdo e il
supermarket Kosher nel suo nuovo numero della rivista Dabiq, il
magazine patinato in lingua inglese, fiore all'occhiello della
propaganda di Abu Bakr al Baghdadi. "L'intelligence mi conosce
bene, mi hanno anche arrestato diverse volte. Hanno cercato in
tutti i modi di arrestarmi ma non ci sono riusciti: ed eccomi
qua in Siria", dice tra l'latro Abaaoud.
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