"A questo Parlamento, che non mi ha
permesso di difendermi e mi ha fatto arrestare mentre ero in
ospedale, io non devo nulla. Le polemiche contro di me sono
speciose, pretestuose! I Cinque Stelle si vergognino". Giancarlo
Galan, l'ex ministro che sta scontando ai domiciliari 2 anni e
10 mesi patteggiati per corruzione nell'inchiesta Mose, torna a
parlare. Galan annuncia di voler tornare al suo posto in
Parlamento dopo il 15 luglio, quando scadranno i termini della
carcerazione preventiva.
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