La Russia taglia drasticamente le stime
sul Pil 2015 portandole da +1,2% a -0,8%, con la recessione già
nel primo trimestre dell'anno. Lo dice il vice ministro
dell'economia, Alexei Vedev citando le sanzioni sull'Ucraina
come "elementi di instabilità" strutturali e geopolitici.
L'inflazione è vista al 9% nel 2014 per poi calare al 7,5% nel
2015 a fronte di una quotazione del rublo sui 49 dollari nel
prossimo anno. Tagliate le stime sul prezzo del petrolio nel
2015 da 100 a 80 dollari al barile.
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