"Anche oggi, dopo il secondo
fallimento di un'altra guerra mondiale, forse si può parlare di
una terza guerra combattuta 'a pezzi', con crimini, massacri,
distruzioni...". Lo ha detto il Papa nella messa al Sacrario di
Redipuglia a 100 anni dallo scoppio della Grande Guerra.
Francesco ha puntato il dito contro i "pianificatori del
terrore", gli "organizzatori dello scontro", gli "imprenditori
delle armi", gli "affaristi della guerra", che "hanno scritto
nel cuore: 'A me che importa?'".
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