Giro di vite, a partire da maggio, nel
programma antidoping in vigore per il tennis professionistico.
Lo ha deciso la Federazione internazionale con un'iniziativa
gestita insieme ai circuiti maschile e femminile Atp e Wta e al
Grand Slam Board. Verranno in particolare quasi raddoppiati i
test sugli atleti, che passeranno dai 4.899 effettuati nel 2016
agli 8.000 previsti per quest'anno. E più del doppio sarà invece
l'entità del budget stanziato per l'impegno necessario, che
passerà a 4,5 milioni di dollari.
Tra le altre novità introdotte, il numero maggiore di
campioni raccolti da destinare alla conservazione di lungo
termine e l'aumento a 250 del numero di giocatori inclusi
nell'International Registered Testing Pool, con tutti gli atleti
obbligati al passaporto biologico.
"Proteggere l'integrità del tennis - commenta il presidente
della Itf David Haggerty come riportato sul sito internet
dell'organismo - è una nostra priorità. Dobbiamo fare in modo
che questo sport rimanga pulito".
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