Macché doping, macché droghe: il
Meldonio, il farmaco per il cuore inserito da gennaio nella
lista delle sostanze dopanti e pertanto proibito dall'Agenzia
mondiale antidoping (Wada), serve solo a migliorare le
prestazioni sessuali. È il parere di Ivars Kalvins, lo
scienziato lettone che ha sviluppato il farmaco finito sulle
pagine di cronaca giudiziaria più che nei testi di farmacologia
e che ha portato alla sospensione di ben 172 atleti nel mondo,
tra cui la star del tennis Maria Sharapova.
Kalvins ha spiegato che non tutti vogliono il farmaco al fine
di migliorare le prestazioni atletiche: "Se parliamo di atleti
di sesso maschile, molti di loro prendono il Meldonium allo
scopo di migliorare le proprie prestazioni sessuali, piuttosto
che per aumentare la prestazione sportiva". Kalvins si è detto
anche deluso per la decisione della Wada di bandire il farmaco e
ha fatto sapere di averne chiesto la cancellazione dalla lista
delle sostanze proibite. La settimana scorsa, tuttavia, si è
ipotizzata una sanatoria.
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