"Fare la portabandiera ai Giochi certo
che mi piacerebbe, ma non dipende da me. Io, intanto, voglio
arrivare a Rio nelle migliori condizioni, pronta a far bene. Se
voglio provare a giocarmela per una medaglia, devo entrare in
acqua ogni giorno con quell'obiettivo fisso nella mente".
Federica Pellegrini, oggi dominatrice nella finale dei 200 sl al
Trofeo Città di Milano con il tempo di 1'55"92, è proiettata
sull'obiettivo olimpico.
"Sono felice per come mi sto preparando - aggiunge -
Arriviamo da un mese devastante per la durezza degli
allenamenti, ma almeno mi sono abbronzata...".
L'azzurra, poi, commenta con durezza il caso di doping che ha
coinvolto la russa Yulia Efimova, positiva al Meldonium: "Non ci
sorprendiamo più di niente: a volte vengono presi e dopo tre
mesi li ritrovi a gareggiare. È la centesima atleta russa
positiva nel giro di un anno. Forse nel loro sistema c'è
qualcosa non proprio pulitissimo. Noi sportivi viviamo male
questa situazione: sorge il dubbio che il fenomeno sia più
esteso".
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