"Quando qualcuno del nostro mondo
viene fermato per doping non puoi altro che chiederti se quello
che ha vinto lo ha fatto in maniera trasparente. Ti sorge il
dubbio sul perché io debba allenarmi e sacrificarmi tutti i
giorni mentre il mio avversario può vincere con i trucchi".
Questo il pensiero di Gabriele Detti, medaglia d'argento nei
1500 e di bronzo nei 400 sl agli ultimi Europei in vasca corta,
sull'ultimo caso di doping in Russia, con la ranista Yulia
Efimova, quattro volte campionessa del mondo, positiva al
Meldonium. "Rimani scosso, spero che vengano prese le
contromisure adatte per tutelare chi, come me, è pulito -
l'augurio del 22enne livornese -. Radiazione a vita? Non me la
sento di essere così cattivo. Ma vanne prese misure forti per
questi atleti che fanno figure meschine e rovinano la
reputazione dello sport".
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