"Cosa farò nel futuro? Non ho ancora
deciso, ci penserò meglio durante la pausa estiva, devo parlarne
con Yamaha, con la squadra. Noi vogliamo migliorare i nostri
risultati, l'inizio della stagione non è stato fin qui
strepitoso, sarà difficile che io continui a gareggiare anche
nel 2022. Mi spingono sempre in tanti a guidare una Ducati nel
2022, ma sarà difficile che questo avvenga": così Valentino
Rossi nella conferenza stampa che apre il fine settimana del
gran premio di Olanda.
"Siamo orgogliosi del progetto Ducati VR46 -dice riferendosi
all'accordo per il quale dal 2022 la VR46 sarà team satellite
della casa di Borgo Panigale in moto gp - abbiamo tante persone
di valore che lavorano a questo progetto, siamo tutti
felicissimi. Siamo contenti di usare una moto italiana con
piloti italiani, sarà divertente". Rossi 'stoppa' il sogno del
principe saudita Mohammed bin Salman che lo vorrebbe in sella
nella stessa scuderia con il fratello Luca Marini: "Abbiamo
parlato del futuro con il principe - le parole di Rossi - lui mi
spinge sempre a correre nel 2022, ci vuole provare con me e con
mio fratello, non me l'aspettavo che lo dicesse in conferenza
stampa. Non è una questione di Ducati, però guidare per la
propria squadra penso sia molto difficile".
"Il mio rapporto con la Yamaha va benissimo - sottolinea -
abbiamo vissuto insieme i giorni più belli della mia carriera,
io gareggio con Petronas e loro volevano restare con Yamaha,
quindi siamo tutti contenti. Noi siamo felici di correre con
Ducati, che crede nel progetto della nostra Academy. Io resterò
sempre un pilota Yamaha nel cuore, abbiamo condiviso tantissimo
insieme".
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