''Riuscire a guidare come faccio io,
in mezzo a venti piloti affamati, è un dono. È un regalo di Dio
che non ho voluto sprecare: per me stesso, per la mia famiglia,
in onore del destino''. In una intervista su GQ di aprile Lewis
Hamilton si racconta tra sacro e profano, tra la sua voglia di
andare controcorrente, la sua profonda fede religiosa e il suo
sogno di diventare come . ''Sono cattolico, sono un uomo di fede
e prego più volte al giorno - assicura il tre volte campione del
mondo della Formula 1 - quando mi sveglio, quando vado a letto e
prima di ogni pasto. Ho una relazione stretta con Dio, lo
ringrazio, chiedo aiuto per gli amici in difficoltà. E domando
appoggio per me stesso quando lo stress diventa troppo forte''.
Per quanto tempo correrà ancora? ''Per tutto il tempo necessario
a diventare il migliore di sempre, a essere The Greatest, come
Muhammad Ali - conclude Hamilton - Se saranno cinque anni,
saranno cinque anni in cui migliorerò senza sosta''.
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