E' sfociata in una crisi politica
la fuga all'estero del titolare del team di F1 'Force India'
Vijay Mallya, il controverso uomo d'affari che ha lasciato il
paese il 2 marzo scorso per evitare l'arresto per reati
finanziari. Il governo indiano è stato accusato di "associazione
a delinquere" per aver consentito a Mallya, che peraltro è anche
un membro della Camera Alta del Parlamento indiano, di lasciare
il paese e rifugiarsi probabilmente in Inghilterra.
Il leader del principale partito di opposizione Ghulam Nabi
Azad accusa esplicitamente il primo ministro Narendra Modi di
"cospirazione criminale per aver lasciato fuggire dall'India" il
patron della scuderia di F1. Il ministro delle finanze indiano
Arun Jaitley ha difeso Mallya dicendo che le banche non avevano
avviato il procedimento legale per impedirgli di lasciare il
paese. Mallya è accusato di un crac da 90 miliardi di rupie
(circa 1,3 miliardi di euro).
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