Evasione fiscale. Non è pericolosa come
il doping, ma forse si tratta di un comportamento illecito
diffuso tra i ciclisti professionisti. Così almeno lascia
intendere un'inchiesta pubblicata dal sito francese Mediapart a
due giorni al via del Tour de France. Da quanto riporta a sua
volta L'Equipe, dall'indagine emerge l'esistenza di un sistema
collaudato di evasione. Numerosi corridori, si sostiene,
avrebbero accresciuto il proprio reddito attraverso l'uso della
compensazione in diritti di immagine tramite società con sede in
paradisi fiscali (Lussemburgo, Cipro, Svizzera) per pagare meno
tasse sui salari. Secondo la ricostruzione, il sistema,
sviluppato da esperti fiscalisti, permette ai team di pagare una
percentuale del salario di un corridore come remunerazione dei
diritti per conto di una società con sede in Paesi che
consentono notevoli vantaggi fiscali. I dipendenti possono così
ottenere il denaro pagando aliquote fiscali più basse. Da parte
sua, il datore di lavoro ha risparmiato sui contributi.
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