Il presidente di Banca Mediolanum,
Ennio Doris, sveste per un giorno i panni di banchiere per
indossare quelli di appassionato di ciclismo, e in un libro -
edito da Il Giornale - racconta "Campioni miei". Che non sono
tanto Eddy Merckx o Fausto Coppi ("lui, Coppi, resta il più
grande di tutti i tempi"), quanto quelli che, per una ragione o
per l'altra, non sono diventati grandissimi: Federico
Bahamontes, Giuseppe Beghetto, Gastone Nencini, Gianni Motta,
Franco Bitossi, Giovanbattista Baronchelli, Maurizio Fondriest.
"Sono tutti campioni unici, e che ho amato e amo con la
sincerità assoluta di un vero appassionato - ha detto Doris
presentando il libro a Milano con il direttore de Il Giornale
Alessandro Sallusti e al giornalista Pier Augusto Stagi -.
Campioni miei vuole essere un omaggio a quegli atleti che sono
stati qualcuno, ma che avrebbero potuto essere qualcos'altro".
Alla presentazione tanti i campioni presenti, da Gianni Motta a
Gianni Bugno, da Maurizio Fondriest al ct della Nazionale,
Davide Cassani.
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