"Che ci siano troppe motociclette in
corsa e qualche automezzo di troppo, lo vediamo tutti dalle
immagini tv: è una preoccupazione che da anni conosciamo. Spero
che questa problematica venga al più presto risolta". Lo dice il
presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, commentando la
morte del belga Antoine Demoitié, colpito da una moto dopo una
caduta durante la Gand-Wevelgem.
"Fa male - aggiunge Di Rocco - anche perché tutto ciò è
accaduto in una nazione in cui il dna ciclistico è di altissimo
livello e questo può creare delle ombre. Ci saranno degli
accertamenti a livello di magistratura".
"Devo dire - conclude poi il presidente - che, per quanto
riguarda l'Italia, anche la scelta di sospendere una tappa della
Tirreno-Adriatico, per aderire ad un protocollo sulle condizioni
atmosferiche difficili, la dice lunga sulla nostra sensibilità
in questo campo. A livello di Federazione e governativo, sono
stati messi in campo modelli che hanno alzato i livelli di
sicurezza".
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