"Abbiamo lasciato il ciclismo per
l'impossibilità di tenere sotto controllo il fenomeno del
doping": Così stamane ai microfoni di 'Radio anch'io lo sport',
il presidente del Gruppo Mapei, nonchè capo della Confindusrtria
e del Sassuolo, Giorgio Squinzi.
Squinzi non ha escluso del tutto che la Mapei possa tornare
nel ciclismo: "mai dire mai, la nostra presenza -spiega- è stata
un fatto irripetibile. Per 8 anni siamo stati la prima squadra
al mondo. Poi abbiamo lasciato per l'impossibilità di tenere
sotto controllo il fenomeno doping, non tanto per la nostra
squadra. Il ciclismo -dice Squinzi- è sempre nel mio cuore ed è
quello che ci ha fatto diventare un marchio internazionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA