Da tempio della bossa nova a luogo che,
durante l'Olimpiade, esprimerà valori "come talento, eleganza e
creatività italiana", come ribadisce il presidente del Coni
Giovanni Malagò. È la storia del Costa Brava Clube di Rio de
Janeiro, in questi giorni alle prese con i preparativi per
Carnevale, ma presto riconvertito in Casa Italia.
Il Coni e gli sponsor della spedizione italiana vi faranno
base durante i Giochi, dopo l'inaugurazione del 3 agosto con una
festa a cui sono stati invitati tutti i membri del Cio, i
presidenti di Federazioni internazionali e le Autorità locali. A
sceglierlo, oltre a Malagò e al suo collaboratore del settore
marketing Diego Nepi, è stata una commissione composta da ex
campioni del calibro di Antonio Rossi, Jury Chechi, Alessandra
Sensini, Carlton Myers e Andrea Lucchetta.
Il Costa Brava fu opera dell'architetto Ricardo Menescal, che
ebbe l'idea di dar vita a un circolo nell'area di Barra da
Tijuca, che ora sarà zona olimpica ma che all'epoca, fra gli
anni 50 e 60 era deserta.
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