"La frode tecnologica è inaccettabile.
Vogliamo che la minoranza che pensa di usare questi trucchi
capisca che è impossibile nasconderli e che prima o poi pagherà
per i danni che fa al nostro sport". Così, su twitter, il
presidente dell'Unione ciclistica internazionale (Uci), Brian
Cookson, interviene sul caso del 'motore' rilevato ieri a Zolder
(Olanda) in una bicicletta di una concorrente della gara
femminile Under 23 ai campionati del mondo di ciclocross. Nel
mirino è finita la giovane belga Femke Van den Driessche, che si
è vista sequestrare la bici prima della gara. "Abbiamo condotto
ispezioni a sorpresa su biciclette per tutta la stagione 2015,
in occasione di grandi eventi - ha detto ancora Cookson -.
Continueremo a fare controlli anche nel 2016. L'anno scorso
abbiamo stabilito un insieme di regole che ci permettono di
agire, e la sperimentazione di nuovi metodi di rilevazione, ma
come è comprensibile non posso entrare nel dettaglio".
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