/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Castellacci: "La figura di Ventrone ci mancherà"

Castellacci: "La figura di Ventrone ci mancherà"

Medico azzurri campioni del mondo: "Dava gli imput giusti"

ROMA, 06 ottobre 2022, 14:12

Redazione ANSA

ANSACheck

"Ho saputo questa mattina della scomparsa di Gian Piero Ventrone: si è sentito male e se n'è andato in un attimo. Purtroppo, la leucemia fulminante non lascia scampo. Ho un bel ricordo di lui. Quando viene a mancare qualcuno si dice sempre: 'ci mancherà'. Lui, però, ci mancherà veramente, non per modo di dire". Così, all'ANSA, il professore Enrico Castellacci, capo dello staff sanitario della Nazionale azzurra di calcio campione del mondo nel 2006, ricorda Gian Piero Ventrone.
    "Lo chiamavano il 'marine', in Cina abbiamo trascorso tanto tempo assieme, soprattutto durante il periodo del Covid - aggiunge -. Lo conoscevo molto bene e lo apprezzavo molto, per la sua meticolosità e la grande professionalità. Portava con sé valori militari, come un innato senso dell'onore e della disciplina. Del resto, militare lo era stato veramente. A tavola si scherzava e lui ci faceva sentire sempre l'inno dei berretti verdi. Era all'avanguardia, studiava sempre: gli chiedevo 'cosa fai?', magari avevamo la mattinata libera, e lui 'devo studiare'. Però, alla fine, dava gli imput giusti. I calciatori lo sentivano, con quel piglio particolare da marine. Antonio Conte ha sempre visto in lui la figura del grande preparatore.
    La sua figura ci mancherà realmente. Mi sembra talmente strano che non ci sia più, con quel suo sorriso. E poi, era uno che ci teneva alla dieta e al fisico; non fumava, mi diceva spesso di controllarlo. Era un fanatico della propria salute. Ma, di fronte a una leucemia così cattiva e invasiva, c'è nulla da fare".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza