Si rafforza la partnership tra Lega
Nazionale Dilettanti, Credito Sportivo e Fidicom. Oggi a Roma,
presso la sede della LND, è stata siglata una nuova convenzione
per la concessione di mutui alle società e associazioni del
calcio dilettantistico. Caratteristica principale dell'accordo è
la possibilità di garantire integralmente i mutui ordinari
concessi dall'Istituto per il Credito Sportivo attraverso la
sinergia tra distinti strumenti di garanzia: il Fondo per
l'impiantistica sportiva, gestito da ICS, il Fondo stanziato
dalla LND e il Confidi Fidicom. Una misura che rende le
condizioni dei mutui particolarmente vantaggiose proprio grazie
alla presenza del sistema integrato delle garanzie. La
convenzione mette inizialmente a disposizione delle affiliate
LND un plafond 4,5 milioni di euro di mutui a condizioni
agevolate (fino ad un massimo di 15 anni) da destinare
prevalentemente a interventi di messa a norma e in sicurezza,
abbattimento barriere architettoniche ed efficientamento
energetico, oltre che a ristrutturazioni e realizzazioni di
nuovi impianti per il calcio. "Il valore degli impianti deve
essere realizzato e salvaguardato sia sotto il profilo della
sicurezza ma anche della sostenibilità - ha dichiarato il
presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia -
l'accordo realizzato con l'Ics e Fidicom va proprio in questa
direzione, confermando in pieno la linea di sostegno alle
Società affiliate che necessitano di strumenti sempre più
efficaci". "Questa convenzione rappresenta un ulteriore
strumento finanziario a disposizione del calcio dilettantistico
- ha dichiarato il presidente dell'Ics Andrea Abodi - frutto del
lavoro sinergico tra l'Istituto, FIDICOM e la Lega Nazionale
Dilettanti, in grado di consentire a tutte le componenti del
movimento di poter accedere al credito per interventi
finalizzati all'impiantistica sportiva. I danni provocati dalla
pandemia - ha proseguito Abodi - hanno devastato i conti
economici dell'intera filiera della LND, che non solo si è
trovata a dover fare i conti con oggettivi problemi di
liquidità, ma ha dovuto ridurre, se non azzerare, gli
investimenti in infrastrutture, con ovvie conseguenze per
l'intero sistema".
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