"Allenare è uno dei miei sogni e
obiettivi, ho conseguito il patentino. Mi manca l'odore
dell'erba, la sentivo come casa mia. L'allenatore è il mio
prossimo obiettivo. So però che è difficile perchè le panchine
sono poche e gli allenatori sono tanti". Così Beppe Signori ai
microfoni di Radio Anch'io sport a pochi giorni dalla 'grazia'
ricevuta dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.
L'ex attaccante di Lazio e Nazionale era stato radiato per una
vicenda di scommesse. Il provvedimento di 'riabilitazione' è
arrivato dopo che Signori è stato assolto dalla giustizia
ordinaria
"Ora è inutile piangersi addosso - aggiunge Signori - ora
dobbiamo andare avanti. Non volevo rimanere nel grigio di una
prescrizione, doveva essere nero o bianco ed è stato bianco.
Sono stati dieci anni difficilissimi e nessuno me li
restituirà". Il calcio di oggi? "Il calcio è cambiato molto, è
fatto per i più comodi. E' un calcio più da poltrona che da
stadio, è un calcio spezzettato senza orari certi. E' più
difficile guardare la partita con la stessa attenzione"
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