"Mio padre lo dice perché ci crede:
il primo obiettivo è salvarsi, quindi quota 40. Di altri non ce
ne siamo mai posti, ne abbiamo avuto consapevolezza di volta in
volta". Luca Percassi, ad dell'Atalanta, ribadisce il traguardo
minimo indicato dal padre Antonio: "Per me abbiamo un'ottima
squadra, con ragazzi fantastici: ha dato prova di forza in
parecchie partite. E negli ultimi anni sono arrivati giocatori
importanti - continua -. Pasalic è stato tra i primi, adesso
Kovalenko, che aveva varie opportunità ma ha scelto di venire
qui. Bisogna lasciargli il tempo necessario per ambientarsi in
un contesto nuovo. Significa che ha sposato in pieno il nostro
progetto: abbiamo percepito che nonostante l'interesse di altre
squadre ha scelto fermamente noi. Dobbiamo essere bravi a
continuare ad alimentare questo interesse". L'alto dirigente ha
espresso apprezzamento per la stagione nerazzurra, giunta alle
semifinali di Coppa Italia e agli ottavi di Champions League:
"C'è da essere molto contenti di quello che si sta facendo.
Giocare così spesso e senza pubblico non è facile: una cosa che
ci sta pesando. Però il rendimento dei ragazzi è straordinario
al di là dei risultati, che possono darti più o meno ragione".
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