"Sono ottimista, bisogna esserlo, per questo ho creduto da subito alla conclusione delle coppe europee. Al momento abbiamo programmato di giocare tutte le restanti partite senza pubblico fino a nuovo avviso. Non vogliamo correre alcun rischio. La seconda guerra mondiale non ha fermato completamente il calcio, a differenza della crisi del Covic-19. Da un punto di vista professionale, c'è stata molta pressione e molto lavoro, ma sono felice e sollevato che il calcio stia tornando in tutta Europa". Così Aleksander Ceferin, presidente dell'Uefa, in un'intervista pubblicata sul sito dell'Uefa.
"C'è stata grande unità e solidarietà tra Uefa, Federazioni nazionali, club e leghe. Quest'unione si può anche vedere nelle decisioni prese - aggiunge -. Le Federazioni si trovano ad affrontare una serie di sfide. Il rapporto dell'Uefa con loro è un pilastro fondamentale delle nostre attività, ci hanno sempre sostenuto in quello che facciamo e noi dal canto nostro le supportiamo sempre. Così abbiamo versato un anticipo di 236,5 milioni dal programma di finanziamento Uefa HatTrick* che le Federazioni potranno utilizzare a copertura di eventuali perdite economiche causate dal Covid-19. Inoltre, le Federazioni possono naturalmente essere sicure di poter contare sul nostro immancabile sostegno anche in futuro".
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