Una campagna per sostenere le persone
a rischio di violenza domestica. Fifa, Organizzazione Mondiale
della Sanità e Commissione Europea fanno cartello e lanciano
#SafeHome, iniziativa volta a tutelare soprattutto donne e
bambini. Una risposta congiunta delle tre istituzioni al picco
di crescita dei casi di violenza: una tendenza "ricollegabile al
fatto che le misure di prevenzione alla diffusione del COVID-19
hanno incrementato il rischio per donne e bambini già coinvolti
in situazioni di abuso" fa sapere la federcalcio internazionale.
"Insieme all'Oms e alla Commissione Europea, noi chiediamo al
mondo del calcio la massima attenzione nei confronti di questa
intollerabile situazione che minaccia in modo particolare le
donne e i bambini all'interno delle case in cui vivono, laddove
queste persone dovrebbero sentirsi felici, sicure e protette",
le parole del n.1 della Fifa, Gianni Infantino. "Non possiamo
tacere di fronte a questa problematica che colpisce
negativamente così tante persone. La violenza non deve trovare
posto fra le mura domestiche, così come non deve esistere nello
sport. Il calcio ha la forza di veicolare importanti messaggi
sociali e noi, attraverso la campagna #SafeHome, vogliamo
garantire che le vittime di episodi violenti possano avere
accesso ai necessari servizi di assistenza di cui necessitano".
"La violenza fisica, sessuale o psicologica non trova spazio
nel calcio e non deve trovarlo nemmeno fra le mura domestiche",
ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
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