"Mentalmente sia io che i miei
compagni di squadra e colleghi non abbiamo mai staccato perché
ci siamo sempre allenati a casa. I pareri sono discordanti tra
me, i miei compagni e i colleghi: c'è chi vuole riprendere e chi
ha paura. A me manca tantissimo il pallone. Io sarei per
riprendere, la salute però va messa al primo posto". Lo dice il
portiere del Genoa, in prestito dalla Juventus, Mattia Perin,
intervenuto all'evento di spogliatoio virtuale 'Locker Room -
Fuga per la vittoria', dedicato dalla Luiss al calcio.
"Stanno facendo apposta i protocolli per proteggerci tutti, dai
giocatori a chi lavora in una società - specifica Perin -
Sappiamo che ricominciando ci saranno piccoli casi, l'importante
sarà saper gestire la situazione come in Germania. Fondamentale
sarà il fattore della responsabilità, prendersi la
responsabilità delle vite altrui pesa per chiunque". Difficile
anche gestire per molti club l'isolamento di tre settimane prima
di riprendere il campionato: "Il per esempio - spiega Perin - ha
un centro sportivo ma non ha camere, dovrebbe prendere un
albergo per tre settimane di ritiro. Sarà un susseguirsi di
problemi che porterà a tanti costi per le società, che già
stanno perdendo".
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