I giocatori della prima squadra del
Barcellona rinunciano a 14 milioni al mese per il periodo di
blocco della Liga ("che sia di 40 o di 60 giorni"), ma questo
non basta a bloccare l'ERTA, una sorta di cassa integrazione
secondo le leggi spagnole, per i dipendenti del club catalano:
lo ha spiegato il presidente blaugrana, Bartomeu, intervenendo a
Radio Catalunya in quella che sembra una risposta alla dura
presa di posizione di Leo Messi, ieri dopo l'annuncio del si' al
taglio degli stipendi del 70%.
L'argentino, parlando di una versione denigratoria dei
calciatori arrivata dall'interno della società, aveva
sottolineato come la volontà dei calciatori fosse da sempre
quella di tagliarsi gli ingaggi, ma a favore del pagamento degli
stipendi dei dipendenti. "Dal calcio arriveranno 14 milioni di
risparmio ogni mese, e dalle altre discipline 2, per un totale
di 16 - ha detto Bartomeu - E' il 5,7% dei nostri costi attuali,
e non basterà a pagare gli stipendi a tutti i nostri dipendenti.
Sono chiusi il museo, le scuole calcio, la biglietteria, la
vendita delle maglie, tutte entrate importanti per noi. Per
questo l'Erta andra' avanti"
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