Infastidito. Così si presenta
Eugenio Corini alla vigilia della gara con l'Udinese. Il tecnico
del Brescia non ha digerito non tanto le critiche subìte per la
gestione dei cambi, quanto il fatto che dopo il ko siano emerse
voci circa l'insoddisfazione di Cellino e il rischio esonero:
"Prendo atto -dice il tecnico- che un anno di lavoro è già stato
dimenticato. Prendo atto che è stato dimenticato che per 50'
abbiamo dominato il Bologna, prendo atto che ci si è dimenticati
che abbiamo fatto tre punti in tre partite... Prendo atto di
tante cose. Io mi fido di quello che mi dice il presidente e se
invece qualcuno ascolta l'amico dell'amico che magari ha
interpretato un'espressione del presidente, beh: allora questo
e' fuoco amico che non fa bene e che destabilizza. Faccio fatica
a trovare una logica in tutto quanto e' seguito alla sconfitta
con il Bologna. Non sono arrabbiato ne' deluso: mi limito a
prendere atto e sembra quasi che non si aspettasse altro". Il
discorso si sposta poi sulla gara del Friuli.
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