Wanda non c'è, ma altri 800 futuri
procuratori saranno domani a Roma per cercare di ottenere il
'patentino'. Il mondo della rappresentanza sportiva cambia
pelle, soprattutto cambiano le regole di accesso alla
professione: è in programma l'esame di abilitazione per
diventare agente sportivo Coni, che si svolgerà secondo le nuove
regole e che accantona la deregolamentazione protagonista degli
ultimi anni. La legge di bilancio 2018 ha reintrodotto l'obbligo
dell'esame per l'iscrizione all'Albo per poter esercitare
l'attività di procuratore sportivo. Di fatto, si torna indietro
di quattro anni, visto che le regole sono del 2015, quando la
Fifa liberalizzò il mercato delle procure, dando il 'la' alla
deriva nella gestione dei contratti degli atleti e alle
percentuali milionarie dei procuratori. A decorrere dal 2015, è
stata eliminata la figura dell'agente sportivo, sostituita da
quella dell'intermediario, con l'eliminazione del test di
accesso e la sostituzione dell'Albo con un mero registro. Ora si
torna indietro.
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