E' stato necessario l'intervento
della polizia per contenere l'entusiasmo di migliaia di tifosi
egiziani radunati davanti alla casa di Mohamed Salah, "il re
d'Egitto", come qualche giornale locale ha definito l'idolo del
calcio locale che ha capitanato la Nazionale dei faraoni ai
Mondiali di calcio in corso in Russia. Appena rientrato dalla
Russia, dopo la sfortunata performance - partita con l'Uruguay
saltata per un infortunio, un gol contro la Russia e uno
all'Arabia Saudita, tutti e tre incontri persi - Salah ha
raccolto ugualmente grandi espressioni di ammirazione e sostegno
dopo che un tifoso lo ha seguito dalla moschea - nella quale era
andato a pregare - fino a casa sua, alla periferia est del
Cairo, e ne ha postato l'indirizzo su Facebook. Firme sulle
t-shirt, foto con i fan, selfie e tutti i rituali tipici della
tifoseria si sono susseguiti anche quando poi @MoSalah (questo
l'accattivante nickname usato dai blogger) con la famiglia ha
raggiunto l'aeroporto per partire in direzione Libano.
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