A pochi mesi dal mondiale in
Russia, l'ombra del doping si allunga anche sul calcio russo. La
Fifa ha intensificato le indagini, rivelando di aver stilato una
lista di domande alle quali si attende risposta da Grigory
Rodchenkov, ex responsabile del centro antidoping di Mosca ed
all'Olimpiade di Sochi, al momento sotto protezione negli Stati
Uniti. Il chimico è la 'gola profonda' che ha rivelato la
pratica del cosiddetto 'doping di Stato'. La collaborazione di
Rodchenkov ha portato a far emergere 34 casi sospetti nel
calcio, identificati dall'indagine dell'Agenzia mondiale
antidoping (Wada) condotta da Richard McLaren, compresi alcuni
giocatori della nazionale russa che parteciparono al Mondiale
brasiliano del 2014.
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