Hanno vinto i migliori, c'è poco da dire. Il Barcellona asfalta al Bernabeu (0-3) i campioni d'Europa e del mondo del Real e si mette in tasca una bella fetta di Liga, considerando il +9 sull'Atletico e addirittura +14 sui rivali storici (che devono però recuperare una gara). Nell'inconsueta ora di pranzo e un'audience planetario (una platea di 650 mln di telespettatori) Messi & Co. hanno dato una prova di forza davvero convincente, con 90' intensi, vigorosi e soprattutto pieni di qualità, con Paulinho che, nei nuovi compiti tattici, è riuscito a far dimenticare Neymar e il lungodegente Dembelè. (FOTO)
Al Bernabeu va in scena l'ennesimo 'Clasico' che stavolta assume anche contorni politici, visto che mette di fronte la squadra della capitale contro la formazione della Catalogna che giusto l'altro ieri ha visto confermata la maggioranza secessionista. Una settimana calda che, scherzi del calendario, si è conclusa con la supersfida che mai come questa volta ha travalicato i confini del calcio. Certo, c'erano anche interessi di classifica che dovevano decidere tra una Liga riaperta e un campionato già assegnato: ha prevalso questo secondo aspetto. Il Real, reduce dai fasti del Mondiale per club e il 5/o Pallone d'Oro a CR7, paga un caro prezzo in una gara che pure aveva iniziato nel modo migliore ma che, via via, i catalani sono riusciti a indirizzare a loro favore con la consueta dedizione tattica e una pazienza fatta di scambi e possesso. La scelta di Zidane di relegare in panchina Isco (in favore di Kovacic, in marcatura su Messi) non ha pagato: in campo si sono trovate così due squadre apparentemente speculari (4-4-2), con il Barca mutuabile in un 4-3-1-2 e Paulinho dietro a Messi-Suarez a creare scompiglio. Eppure il Barca era entrato il campo in maniera accorta (1/o corner al 23', 1/o tiro alla mezz'ora), prima di scatenarsi col brasiliano (32') che trova prontissimo Navas. Sul rovesciamento di fronte CR7 ha l'occasione giusta ma un prodigioso Ter Stegen salva. L'unico sussulto del Real è in un palo esterno di Benzema (42'), poi nella ripresa entrano in campo due altre squadre.
Zidane: "Sconfitta che brucia ma campionato è lungo"- "Una sconfitta che brucia" anche se "bisogna accettare il fatto che quando si vince è tutto molto bello e quando si perde diventa invece tutto brutto. Non posso essere felice per come ho perso ma sto con i miei giocatori, per quello che hanno fatto finora". E' amareggiato Zinedine Zidane dopo il brutto tracollo interno del Real al cospetto del Barcellona che lancia i catalani a +14 in classifica. Il tecnico francese difende la scelta di Kovacic per Isco ("volevo qualcuno su Messi e ha fatto bene"): "Il campionato è lungo - ha spiegato a Fox - Oggi è una sconfitta molto difficile per tutti ma questo è il football. Abbiamo fatto un buon primo tempo dove potevamo segnare, ma poi nel secondo tempo abbiamo fatto un errore e l'abbiamo pagato subito. Con il secondo gol e l'espulsione è diventata una partita impossibile". Dalla Supercoppa di Spagna (vinta dal Real proprio ai danni del Barca, ndr) sembrano passati anni me per Zidane "non è cambiato niente. Abbiamo perso una partita, siamo a 14 punti e questa è la verità. Ma non è cambiato niente. Abbiamo vinto tante cose e quello che dobbiamo fare è non abbassare la guardia. Adesso abbiamo una settimana per pensare ad altre cose e ricaricare la batteria per poi tornare come prima. Questo è il football, non possiamo far niente. Non possiamo sempre esser contenti quando vinciamo. Si perde e si vince però è ancora lunga".
Valverde "Mai dare il Real per morto" - "Un regalo per tutti i tifosi ma la Liga non è finita". Il tecnico del Barcellona, Ernesto Valverde, si gode le rotonda vittoria al 'Bernabeu' ma preferisce mantenere il basso profilo. "Siamo felici, abbiamo battuto una grande squadra ma questa vittoria non vuol dire niente. Abbiamo un buon vantaggio ma ancora molto rimane da fare", perche - aggiunge - "non bisogna mai dare per morto il Real, anche oggi sono stati più pericolosi in 10 che in 11". "Nel primo tempo hanno fatto un bel pressing - annota il tecnico - ed è stato difficile per noi giocare la nostra partita. Nella ripresa invece abbiamo preso il controllo e li abbiamo costretti nella loro metà campo. Siamo stati bravi". Anche se Valverde ammette che i suoi "hanno commesso un errore, sullo 0-2, quando abbiamo concesso un'occasione al Real". Rispetto alla Supercoppa spagnola di quest'estate (persa contro i blancos), il tecnico ha rivoluzionato la squadra e i frutti ora si vedono: "La preparazione era stata fatta per una lunga stagione e la squadra ha dimostrato che adesso funziona, che sa come soffrire e ha risorse importanti quando ne ha bisogno. Noi non vogliamo perdere nessuna partita".
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