Il calcio per aiutare l'integrazione
dei giovani immigrati. Questo il senso dello studio condotto
al'interno del 'Progetto Rete', l'iniziativa della Figc rivolta
ai ragazzi dei Centri Sprar e diffusa da tre anni in tutto il
territorio nazionale. Inclusione, minor fragilità e senso di
libertà: sono i principali aspetti emersi in una ricerca
realizzata dall'Università Cattolica, parallelamente
all'attività tecnica svolta dai partecipanti al progetto sotto
la guida dei Coordinamenti regionali del Settore Giovanile della
Figc. "Il calcio è un veicolo straordinario -ha ditto Fiona
May, Coordinatrice della Commissione Figc per l'integrazione- e
proprio perché è uno sport universale e di squadra, è in grado
di regalare momenti di felicità". L'iniziativa mira a realizzare
un'attività più prolungata durante la stagione sportiva, la
pianificazione di interventi a supporto dei Centri Sprar, come
la tutela sanitaria e il potenziamento della sinergia con i club
del territorio per favorire una maggiore inclusione.
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