"Pensando al Milan mi vengono in mente
tradizione, storia, vittorie importanti. Una squadra non ha 7
Champions in bacheca per caso: qui c'è tradizione, mentalità
vincente. Ora tocca a noi riportare il Milan dove merita".
Leonardo Bonucci ha espresso così tutta la sua voglia di far
parte di una rinascita, nonché la speranza di trasmettere la sua
'febbre' milanista ai figli: "Uno è granata, l'altro juventino.
Vediamo se riesco a far cambiare idea a quello grande". Alla tv
tematica del club, il calciatore classe '87 si è raccontato
partendo dalla svolta che lo portò a diventare un difensore
centrale. "Ho cominciato a 16 anni, prima facevo il
centrocampista davanti alla difesa e per qualche partita la
prima punta. Poi - ha ricordato - l'anno della Beretti con la
Viterbese: l'allenatore Carlo Perrone mi disse che se avessi
voluto diventare qualcuno nel mondo del calcio avrei dovuto fare
il difensore centrale. Ero il capitano e ho dovuto accettare
anche se non ero convintissimo. Poi però ha avuto ragione lui".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA