Li Yonghong continua a mantenere un
profilo piuttosto basso nella sua prima giornata milanese, alla
vigilia del closing con cui dovrebbe diventare proprietario del
Milan. Il businessman cinese è infatti da stamattina all'interno
del lussuoso Armani Hotel, nel cuore di Milano, davanti al quale
è radunata una ventina fra giornalisti, fotografi e operatori
tv, oltre a decine di curiosi e turisti, molti cinesi, che si
sono fermati a dare un'occhiata nel corso della giornata.
Poco prima delle 18 è arrivato in zona anche l'ad in pectore
del nuovo Milan, Marco Fassone, che a passo spedito è entrato
nel palazzo di fronte all'hotel, che ospita lo studio legale
Gattai, Minoli, Agostinelli, Partners, che ha seguito il
prestito ponte di Elliott Management, da 303 mln di euro,
necessario all'investitore cinese per concludere l'affare.
Quattro ore prima anche il braccio destro di Li, David Han
Li, si era recato nello studio legale, uscendo, secondo
indiscrezioni, da un ingresso secondario.
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