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Berlusconi, cessione Milan 13 dicembre

Berlusconi, cessione Milan 13 dicembre

'Cessione dolorosa, ma come Monopoli milioni non contano niente'

MILANO, 22 novembre 2016, 19:17

Redazione ANSA

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 "Il closing e' fissato per il 13 dicembre. Crediamo che non ci siano ostacoli a ottenere le autorizzazioni dallo Stato cinese. Pensiamo che avverra' nella data annunciata. Abbiamo assicurazioni molto precise e valide anche dalle banche che il 13 si chiudera'": lo dice il presidente del Milan Silvio Berlusconi, al termine di una cena dopo il derby. "Se non si sara' concluso, vedremo cosa fare. E' stata una decisione molto dolorosa. Ormai il calcio e' come il Monopoli, dove i milioni non contano niente".

"I cinesi insistono con molta determinazione affinché io rimanga presidente del Milan. Ma restare presidente in una società di altri, era una cosa che non potevo tenere in considerazione. Mi hanno offerto la presidenza onoraria, senza la nomina di un altro presidente. Penso che potrebbe provarsi una situazione del genere": lo dice Silvio Berlusconi, al termine di una cena post derby. "Devo avere possibilità di intervento - aggiunge Berlusconi -, ad esempio dire sì o no su acquisti e cessioni e sullo schema da tenere in campo. Se questa cosa mi sarà attribuita, proverò di accettare la presidenza honoris causae. La permanenza di Galliani è un'altra delle condizioni che mettero' per accettare". "Io sono molto conosciuto in Cina. Un'ultima indagine ha mostrato come tra i politici i tre piu' conosciuti siano Obama, Berlusconi e Putin", ha poi continuato Berlusconi. "Come mai? Perche' sono da 22 in campo nella politica, sono tantissimi, forse troppi - spiega -; sono il presidente che nel calcio ha vinto di piu' e sono stato anche oggetto di un attentato che ha portato la mia faccia insanguinata in tutti i telegiornali e nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Ovunque vada sono riconosciuto. L'ho visto anche a New York, camminare per strada mi era difficile perche' venivo fermato con la richiesta di fotografie. Questo mi succede ovunque vada". 

'Bene Montella ma abbiamo idee diverse' - "A Montella ho fatto i complimenti per il secondo posto. Abbiamo alcune idee diverse sullo schema tattico: sono convinto che il modulo che ci ha portato a vincere per quasi trent'anni prevede le due punte e una mezz'ala dietro. Le due ali di ruolo, dotate di buon tiro, devono essere più centrali". Il presidente Silvio Berlusconi, al termine della cena dopo il derby, spende elogi per l'allenatore rossonero ma gli chiede di giocare con le due punte come spesso fatto dal Grande Milan del passato. "Questo derby si è chiuso con un risultato giusto - ammette Berlusconi -, con l'equilibrio fra le due squadre. Peccato essere stati raggiunti negli ultimissimi minuti. Abbiamo sperato di poter portare via i tre punti e essere da soli al secondo posto. Invece siamo in coabitazione con la Roma ma non abbiamo giocato una brutta partita. Avevamo anche molti infortunati e in campo non c'era la squadra migliore".  Berlusconi poi risponde ad una domanda sul futuro di Donnarumma: "E' un frutto del nostro vivaio, di nostri allenatori veramente capaci. Ha messo su molta massa muscolare e siamo contenti che sia arrivato in Nazionale. Dietro di lui, però, c'è anche un altro portiere che i preparatori mi dicono essere altrettanto bravo e questo vuol dire che bisogna credere nel vivaio". Poi Berlusconi spiega quello che e' il suo modello di Milan: "Se io non fossi riuscito o se non dovessi riuscire a concludere con questi soci cinesi avevo in mente una squadra tutta italiana di giovani del vivaio. Sono sicuro che i nostri tifosi accetterebbero una situazione di questo genere e avrebbero sostenuto questi ragazzi, che sarebbero andati in campo con una fame di gioco e di pallone e di successo che può rendere delle squadre giovani, capaci di superare le avversarie più quotate. Guardate l'Atalanta, che ha sette giovani degni di considerazione".

 

   

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