15 anni fa moriva a Buenos Aires Juan
Carlos Lorenzo, 79 anni, ex calciatore argentino e allenatore di
lungo corso. In Italia legò il suo nome alla Lazio. Fu un
personaggio stravagante ma di grande carisma, subiva il fascino
delle superstizioni, si concedeva frequenti sfuriate a danno dei
suoi giocatori. In Italia giocò 4 anni nella Sampdoria. Da
allenatore arrivò nel 1962 alla Lazio che era in serie B e
subito vinse il campionato. L'anno dopo passò alla Roma
scatenando polemiche e risse tra le tifoserie. Nel 1968 tornò
alla Lazio -intanto retrocessa- e la riportò in A. Lorenzo
scoprì Chinaglia: al primo incontro lo trovò grasso, gli ordinò
una dieta, ma disse che quell'omone sarebbe arrivato in
Nazionale. Dopo aver allenato molti club in Argentina e Spagna,
Lorenzo tornò alla Lazio una terza volta nel 1984. In patria, fu
legatissimo al Boca Junios, di cui fu giocatore e poi
allenatore. Perciò dispose che le sue ceneri venissero sparse
dietro una delle porte della 'Bombonera', lo stadio del Boca
Juniors.
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