"Appena arrivato alla Juventus
Ibrahimovic non sapeva calciare, calciava molto male. Io lo
impostai, in lui vidi l'orgoglio e la voglia di diventare il
numero uno. Si mise ad allenare bene il tiro anche dopo gli
allenamenti con la squadra e arrivò a calciare anche le
punizioni". A rivelarlo è Fabio Capello, che allenò Zlatan
Ibrahimovic nel biennio 2004/2006 quando era alla guida dei
bianconeri. "Io ero alla Roma - spiega il tecnico friulano in
occasione dell'anteprima al Cinema Adriano di Roma del docufilm
'Ibrahimovic, diventare leggenda', nella sale italiane il 14 e
il 15 novembre prossimi - e lo vidi in un'amichevole a Berlino,
nell'intervallo rimasi a guardare la sua tecnica nel
riscaldamento, faceva già i numeri dei ragazzini di oggi Quando
andai alla Juventus - conclude Capello - lo feci acquistare.
Aveva molte qualità ma gli piaceva fare i numeri, la
cosa bella fu la determinazione che mise per migliorare e
calciare. In lui ho visto subito l'umiltà e l'orgoglio di chi
vuole diventare il numero uno".
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