Silvio Berlusconi è pronto a cedere la maggioranza del Milan "per garantirgli un futuro radioso", come ha spiegato Adriano Galliani. I cinesi sono pronti a sostenere la prima campagna acquisti della nuova era con 100 milioni di euro. E Vincenzo Montella è pronto ad affrontare la sfida in cui può diventare l'allenatore della svolta o sommarsi a quelli scelti e bocciati uno dopo l'altro negli ultimi tre anni. "E' strano e inaccettabile per i tifosi che il Milan non sia nelle coppe da tre anni, dobbiamo tornare in Europa attraverso il modello di gioco chiesto dalla società. L'Europa League è l'obiettivo minimo" è l'impegno preso dall'ex attaccante nella sua prima conferenza stampa. Al fianco di Galliani (senza Barbara Berlusconi, a cui i medici hanno prescritto riposo assoluto per motivi legati alla gravidanza), Montella nella nuova veste ha sfoggiato sicurezza di sé e una buona dose di ironia, seduto proprio dove un anno fa di questi tempi Sinisa Mihajlovic sosteneva che sarebbe stato necessario un esorcista se avesse fallito in rossonero.
"E infatti sono arrivato io", ha sorriso l'aeroplanino, ammettendo che "c'è qualcosa da mettere a posto e lo farò nel modo migliore fin dove mi compete". "Vincere, convincere, far divertire" sono i comandamenti affidati ieri a cena ad Arcore a Montella da Berlusconi. "Il presidente ha cambiato il calcio in Italia e fatto innamorare noi ragazzini del Sud, prima si faceva solo catenaccio", ha notato l'allenatore, scelto ("Perché coniuga risultati e bel gioco", ha confermato Galliani) in condivisione fra l'attuale proprietà e Nicholas Gancikoff, l'advisor dei futuri soci di maggioranza. Un meccanismo che "ora sta andando bene", ha assicurato Galliani, che dopo trent'anni da plenipotenziario si sta "adattando" alla situazione e lascia in sospeso il suo ruolo nel Milan del futuro. "Berlusconi è dispiaciuto ma sereno: per lui il Milan è una questione di cuore e non di business, è convinto di fare una cosa per il bene del club. Io rimarrò fino al closing, a fine settembre. Dopo valuteremo cosa fare - ha chiarito l'ad, a cui però i cinesi dovrebbero affidare l'area sportiva -. Ogni decisione sarà concordata con Berlusconi, ma ora penso solo al mercato. In questa luna di miele accontenteremo Montella". L'ex allenatore della Sampdoria, accostato in estate alla Nazionale ("Dalla Figc, però, nessuno mi ha contattato"), ha indicato i suoi desiderata. Il fantasista può essere il croato Pjaca, ma lui e Galliani si nascondono dietro un gioco di parole: "Non lo mettiamo in piazza". Come regista non gli dispiacerebbe Borja Valero, suo fedelissimo alla Fiorentina, ma Montella nega ogni contatto. Fra gli attaccanti in rosa, ha ammesso di essere intrigato da Niang e non ha parlato di Bacca come di un incedibile. Va rinforzata anche la difesa, dove è in bilico il futuro di De Sciglio.
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